7/08/2006

Osvaldo Cavandoli - "La Linea"

Volevo giusto ricordare un personaggio che fin da piccolo ho sempre amato, "La linea" di Osvaldo Cavandoli.
Ve lo ricordate?Io ci andavo pazzo!Da ammirare come con un tratto semplice e primitivo sia riuscito a creare questo omino buffo e divertente che si
avventura in scene di vita quotidiana, d'amore e di sesso.
Se trovo un dvd lo compro!

"Correva l'anno 1969 e Cavandoli provò a proporre "Mr Linea", come si chiamò all'inizio, a varie grandi agenzie pubblicitarie, ma invano. Infine, avvenne l'incontro con l'ingegner Emilio Lagostina, non a caso collezionista d'arte, che vide in quello scarabocchio delle enormi potenzialità e lo prese come testimonial delle sue pentole a pressione. A completare un'idea già di per sé rivoluzionaria, l'omino fu doppiato splendidamente da Giancarlo Bonomi, che lo dotò di una parlata dall'accento vagamente meneghino, incomprensibile ma efficacissima nel descrivere gli stati d'animo e quindi intesa dal pubblico di tutto il mondo. Infine, un orecchiabile jingle di Franco Godi, un ritmo jazz con vocalizzi che in coda si trasformava nel noto motivetto "La Titina", parola sostituita per l'occasione da "Lagostina". Fu un successo incredibile: nel giro di breve tempo la Linea diventò uno dei personaggi più amati di Carosello e Cavandoli, inizialmente unico realizzatore, si fece affiancare da due abili animatori modenesi, Gianfranco e Loretta Marchesi. Nel 1972 la Linea diede vita a una striscia a fumetti e debuttò su Sorry per poi passare al Giornalino, riscuotendo un riconoscimento internazionale, il premio al Festival di Annecy, cui seguì l'anno dopo quello al Festival di Zagabria. Nel frattempo si moltiplicavano le vignette per i giornali, i volumi, i poster, i calendari.
La premiata ditta Cavandoli non si adagiò sugli allori e nel 1972 mise mano a Bill e Bull, il vecchio sceriffo del West e il suo cane testimonial della Argo, ideati nel 1964 da Tino Figoli. Cavandoli rimodernizzò i disegni e i contenuti, sostituendo alle tradizionali avventure un Bill professore che ai suoi alunni raccontava con grande umorismo i personaggi e i luoghi del West. Nello stesso anno Cavandoli lavorò con Nedo Zanotti per gli spot del lievito Bertolini dal titolo "Matrimoni", in cui oggetti e alimenti disparati volevano sposarsi tra loro. Ancora per Bertolini nel 1973 nacque il personaggio di Felice Siconservi, azzeccaproverbi, che sciorinava proverbi illustrandoli con grande comicità: fu famoso lo slogan "Tutte le ciambelle riescono col buco con il lievito Bertolini". Infine, nel 1976 Cavandoli diresse per Galbani tre episodi della serie Minù e Pachi, un bambino e il suo elefante che intervenivano in aiuto di persone e animali.
Nel 1977 Carosello chiuse i battenti e molti studi d'animazione ne seguirono la sorte. Non fu il caso di Cavandoli: la Linea era popolarissima, l'autore rimontò gli spot di Carosello ricavandone un centinaio di film brevi da tre minuti che riscossero grande successo in 40 paesi...tranne l'Italia! Incredibilmente, la TV di stato chiuse le porte a una delle sue creature più celebri. Il motivo è già stato accennato: nell'immaginario collettivo il personaggio è immediatamente associato alla pentola, per cui trasmetterlo significherebbe fare pubblicità indiretta...Questa forma assurda di censura non ha mai colpito altri personaggi dei cartoni nati in pubblicità, come Calimero, o comunque ampiamente utilizzati da essa, come gli Antenati o Silvestro e Titì."


"...ha dato vita alla più incredibile opera d'arte pop che sia mai apparsa sulla terra: una creatura mobile e chiacchierona, simpatica e comunicativa, FATTA D'UN SOLO TRATTO." (Luca Novelli)

Visitate link qua sotto, ve li consiglio, nel secondo ci sono pure delle strip divertenti, dovete cliccare su dei numeri sopra un'illustrazione del mitico Cava.

Fonti:
Fumetti anni '70
Articolo Luca Novelli


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